La ricerca iconografica per l’architettura: dalla fototeca/diateca alla collezione digitale (1)

Fondo Architettura della fototeca Zeri (www.fondazionezeri. unibo.it)

Con il post di oggi cominceremo ad affrontare un argomento molto interessante per noi bibliotecari e molto richiesto dai nostri utenti e  che ci porta a vere e proprie sfide a colpi di mouse,  tastiera e operatori booleani: la ricerca di immagini.

Negli ultimi venti anni abbiamo assistito ad un vero e proprio cambiamento epocale nel mondo dell’immagine e  ha coinvolto sia il formato dell’immagine, sia il modo di fare la ricerca.

Cominciamo con la prima domanda: quali erano le sedi deputate alla ricerca iconografica fino agli anni Novanta?

Erano le fototeche e le diateche che costruivano il loro patrimonio attraverso donazioni, acquisti, foto scattate in proprio. Un esempio di fototeca a Firenze è  quella del Kunsthistorisches Institute, che rappresenta uno dei più importanti archivi fotografici a livello mondiale per la ricerca sull’arte e l’architettura italiane dalla tarda antichità al moderno, con particolare attenzione per l’Italia settentrionale e centrale.

Ma come faceva lo studente ad avere notizia di questi fondi?

Attraverso il suggerimento e la conoscenza diretta, perchè non esisteva un censimento nazionale di tutti i fondi fotografici. Esistevano guide e repertori per singole regioni come ad esempio, per la Toscana, la guida in linea dei Fondi fotografici toscani a cura dell’Archivio Fotografico Toscano non più aggiornata dal 1994,  che tuttavia rappresenta ancora un punto di partenza per sapere quali sono i fondi conservati sul nostro territorio.

Per conoscere le fototeche/diateche esistenti nel mondo si utilizzavano strumenti come Evans, Hilary and Mary, Picture researcher’s handbook, an international guide to picture sources, and how to use them, London, Van Nostrand Reinhold, 1989 (collocazione: Pozzo librario 026.00025 PICTUR) nel quale una sezione è dedicata alle raccolte fotografiche specializzate in architettura. In tempi piu’ recenti, nel 2006, il numero 6 del bollettino AAA Italia (a cura dell’ Associazione nazionale archivi di architettura contemporanea) ha trattato il  tema delle fototeche di architettura con articoli dedicati  ai progetti piu’ rappresentativi, diffusi sul territorio nazionale.

Dalla fine del XX secolo, con il passaggio dall’analogico al digitale cambia il formato dell’immagine, prolificano nuovi formati (vettoriali/raster) e l’avvento di internet, come esattamente è avvenuto per la biblioteca, segna il passaggio dalla fototeca/diateca alla collezione digitale. Nascono progetti di archivi digitali (l’archivio Alinari, ad esempio, è rappresentativo di questo passaggio) e soprattutto nasce a partire dal XXI secolo  un rinnovato interresse nei confronti dall’immagine anche grazie alla nuova visibilità che offre la rete.

Fatta questa premessa quale può essere, oggi, per uno studente di architettura che ha a disposizione il patrimonio del nostro Sistema bibliotecario, il percorso di ricerca per reperire immagini?

  1. Quello – da sempre utilizzato dagli studenti –  che  consiste  nel reperire l’immagine ricorrendo al libro attraverso l’interrogazione del catalogo della biblioteca OPAC, facendo attenzione al campo descrizione fisica che suggerisce se sono presenti illustrazioni nel testo.  Esiste un repertorio cartaceo interessante che potete trovare in biblioteca nella sezione Reference (collocazione 016.72) dal titolo World architecture Index: A Guide to Illustrations. New York: Greenwood, 1991 che segnala 7,200 immagini di Architettura tratte da libri che si possono trovare comunemente in biblioteche specializzate in architettura. Il repertorio è internazionale e comprende tutti i periodi e stili, includendo riferimenti ad immagini, piante e prospetti .
  2. Dagli articoli dei periodici attraverso la consultazione delle banche dati. Ad esempio,   interrogando la banca dati Avery Index to Architectural periodical (accesso limitato ai soli utenti dell’Università di Firenze) dall’interfaccia nativa tramite il portale Metalib, è possibile utilizzare il filtro “Physical description”   per la ricerca di tipologie di immagini (aerial photograph, maps, plan, axonometric drawings ecc) contenute negli articoli citati.
  3. Dalla banca dati di immagini Artstor (alla quale quale abbiamo gia’ dedicato due post), ad accesso limitato ai soli utenti dell’Università di Firenze e consultabile dal portale Metalib.
  4. Il repertorio di immagini per l’architettura contemporanea in DVD A.F.A.C. atlante fotografico dell’architettura contemporanea, a cura di Enrico Ciabatti, Firenze : Skyline cityfilm, 2007 (consultabile al servizio di informazione bibliografica Biblio in- forma) che riporta – per le voci più complete – fotografie, piante, prospetti, sezioni degli edifici presi in considerazione.
  5. ed infine la ricerca in internet tramite:
  • motori di ricerca di immagini (Google, Yahoo, Live Search)
  • siti per la condivisione di immagini (Flickr)
  • repertori di immagini specializzati (Search for images a cura della Yale University Art Libraries, oppure Research guides: Architecture images a cura Art, Architecture & Engineering Library della University of Michigan)
  • archivi di immagini specializzati (Riba pix a cura del  Royal Institute of British Architects ed al quale abbiamo gia’ dedicato un post)
  • singoli siti di architetti, studi di architettura, fotografi, enti

Nel prossimo post cominceremo ad analizzare le potenzialità della rete per la ricerca di immagini.

2 Responses to La ricerca iconografica per l’architettura: dalla fototeca/diateca alla collezione digitale (1)

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